domenica 8 febbraio 2009

Forum Etica Infanzia On Line

Quest'anno, anche su richiesta dei genitori sperimenteremo una dimensione del Forum Etica Infanzia On Line. Cliccando su "COMMENTI" in basso a destra di questo post i genitori potranno lasciare un commento alla breve introduzione riportata qui sotto.
Possono partecipare al Forum tutti i genitori interessati a discutere sull'argomento, indicando anche solo la propria iniziale ed eventualmente l'età dei propri bambini.
I commenti saranno comunque moderati e se verranno ritenuti poco consoni, irrispettosi del parere altrui od offensivi verranno cancellati dal blog.
Nella colonna di sinistra (nel contenitore Forum Etica Infanzia) potrete trovare dei materiali scaricabili a sostegno del forum: una raccolta di articoli e link web sull'argomento trattato quest'anno.
Grazie per la partecipazione!
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Il bambino, il suo regno e le consapevolezze genitoriali
di
Ilaria Zannoni

Le occasioni per parlare di bambini e di infanzia sono, nella società di oggi, sempre maggiori.
La televisione, i giornali, internet ci restituiscono tante immagini di infanzia spesso molto lontane le une dalle altre.
Credo che luoghi privilegiati, concreti e reali in cui si dovrebbe parlare dei bambini sono il nido e la scuola.
In questi luoghi l’infanzia “vive”. In questi luoghi i bambini si raccontano e danno informazioni su loro stessi spesso meno criptate che all’interno della famiglia, luogo primario dell’educazione ma denso di carichi emotivi che nella maggiorparte dei casi sfumano o, in alcuni casi, accecano le strategie di riflessione e comprensibilità degli eventi.
Al nido e a scuola si incontrano diversi mondi che, per quanto diversi e diversamente complicati, hanno un importantissimo punto in comune: il bambino.
La famiglia, la scuola, la società hanno un ruolo importante per il bambino che sta crescendo e si sta formando e dobbiamo sempre tenere ben presente questa influenza quando parliamo di quel bambino e dei suoi comportamenti.

Sempre più spesso si sente parlare di una infanzia diversa dal passato. Bambini più complessi da gestire e genitori sempre più in difficoltà.
Ci si rivolge sempre più spesso ad un sapere specialistico e specializzato: l’esperto che trova soluzione al MIO problema.
Problema che è sempre più spesso localizzato, dal genitore, nel bambino.
Problema sempre più individuato, dall’esperto, nei genitori.
Cosa significa questo?
Credo che il primo passo necessario sia quello di allargare lo sguardo e farsi domande differenti. Iniziare a domandarsi davvero chi è il bambino che ho davanti. Cosa so di lui? Quanto e cosa ascolto di quel che mi dice? Quanto e come do risposta alle sue domande/richieste/esigenze?
Un altro passo potrebbe essere quello di allargare la prospettiva. Il dialogo e il confronto con altri genitori e altre figure educative (insegnanti) per riflettere insieme sulle differenti immagini di bambino che portiamo dentro. Non solo la nostra immagine di bambino, ma anche, e soprattutto, la nostra immagine di genitore e di educatore. Fare figli oggi è una scelta per precisa: un progetto genitoriale che comporta un forte carico di aspettative che spesso ricadono sulle spalle del bambino.
Nel nostro rapporto con i figli noi portiamo il rapporto con i nostri genitori, una transgenerazionalità che complica ulteriormente le scelte educative: fare o non fare come i nostri genitori? Quanto è complesso trovare un equilibrio tra gli stili educativi della coppia?
Così come noi adulti portiamo dentro una immagine precisa della nostra infanzia e del nostro "essere bambini" (immagine che in realtà la nostra mente ha rielaborato nel tempo) anche il bambino sviluppa una immagine di adulto costruita a partire dai genitori ma arricchita da tutti questi "modelli di adulto" che i media e la società gli propone... come si evolve allora, ad oggi, il rapporto tra genitori e figli? Sono più vicini? I bambini sono più adulti e gli adulti più bambini? Quali aspetti positivi porta questo avvicinamento e quali complessità rispetto al passato?
Allargando ancora di più la prospettiva occorre riflettere sulla società della quale facciamo tutti parte: bambini e adulti. Quale influenza ha essa su di noi? Quali caratteristiche della società si rispecchiano nei bambini di oggi? Quali di questi aspetti dobbiamo "controllare" e da quali dovremmo imparare?

(Parte delle riflessioni sono tratte dal testo: "Dalla parte del bambino re" di Simone Korff Sausse, Fabbri Editori, 2006)

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